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shakuhachi.

Uno dei più antichi e più popolari strumenti creati dall'uomo è sicuramente il flauto. È stato usato in svariati contesti, come strumento a fiato da concerto, parte di sistemi tradizionali di musica di corte e come strumento rituale presso molte culture. Uno dei tipi di flauto più amati e conosciuti al mondo è il flauto giapponese shakuhachi.

Il shakuhachi, a volte chiamato flauto di bambù, ha origini antichissime. Le prime tracce di questo strumento risalgono alle epoche antiche del Giappone, e ha guadagnato popolarità fino a diventare parte integrante della cultura giapponese. Il suo uso è diffuso soprattutto nello shakuhachi honkyoku, il repertorio tradizionale di canti solisti, tipicamente suonati in ambienti di meditazione.

Il shakuhachi ha una diatonia di quattro ottave ed è formato da una canna in bambù, che ha una lunghezza che può variare da 1,2 a 2,4 metri. La canna ha una sezione interna ricurva a sezione conica, con un foro in cima per soffiare, e una gamma di piccoli fori lungo il fianco. Le dita vengono posizionate sui buchi lungo il fianco per modificare le note e l'intonazione.

Il timbro del shakuhachi è unico e spesso è descritto come melodico e robusto, con una notevole profondità. Il suo suono ricorda il canto degli uccelli, in particolare quello della tortora, che in giapponese è chiamata "kotori". Questo legame tra il suono del flauto e il canto degli uccelli è testimoniato dal suo nome esatto, che significa letteralmente "otto sparizioni", come se le note fossero l'eco del canto degli uccelli.

La tecnica per suonare il shakuhachi è nota come "utaguchi", e include vari stili di soffiare, sfiatare e articolare. Gli stili tradizionali usano lo sfiato e l'articolazione con la bocca per creare note più fluide e un lungo vibrato. Il vibrato è una caratteristica chiave del suono shakuhachi ed è prodotto aspirando e sfiatando energicamente attraverso la canna. Una tecnica ancora più avanzata richiede l'uso di una tecnica sarebbe nota come "hue" o "hue-bire", che è una tecnica a quattro stili in cui un solo solco produce quattro note.

Shakuhachi ha diverse anche diverse scuole e stili di suonare. Una scuola è la Kinko-ryu, che è nota per le sue tecniche di trasposizione ed articolazione complesse. Altre scuole comprendono Shiran, Tekeya e Tozan, che utilizzano tutti una forma più melodica.

L'esperienza di suonare il flauto giapponese shakuhachi è unica e indimenticabile. È uno strumento che richiede tempo e dedizione per essere suonato correttamente. Il suo timbro ricorda quello di un colibrì, e grazie alla complessa tecnica di suonare, si può ottenere un suono caldo e lussureggiante. Ha una vasta gamma di toni e può essere usato in molti contesti diversi. Ho avuto la fortuna di partecipare a una sessione di meditazione che comprendeva la performance di uno shakuhachi, e la sensazione di pace e serenità che ha portato è qualcosa che porterò sempre con me.
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